Il Dio e la Dea (Dualismo)
I praticanti, conosciuti come Wiccan, considerano l’Universo nato dall’unione delle due Forze Contendenti, i Principi che si avversano ma allo stesso tempo si attraggono. Tali Energie sono rappresentate dal Dio e dalla Dea ovvero il Principio Maschile e quello Femminile. Queste “Idee Platoniche” nelle diverse culture hanno assunto forma e voce differente mantenendo tuttavia gli stessi attributi. Così la Dea dell’Amore in Grecia è Afrodite, in Mesopotamia Inanna/Ishtar, in Egitto Bastet/Hathor, in India Lakshmi, a Roma Venere e così via. Molteplici divinità che incarnano uno stesso concetto. Per questo motivo la Wicca non ha delle Divinità preconfezionate ma lascia al praticante la decisione su quale forma degli Dei attuare nella sua vita. Secondo la Wicca perciò ogni divinità femminile è l’incarnazione della Dea mentre le divinità maschili lo sono del Dio. Alcune correnti aggiungono che all’apice della gerarchia cosmica si erge l’Uno ovvero l’entità che tutto contiene, l’Androgino (Maschio e Femmina) comunemente chiamato Spirito o Dryghten. Dal suo enorme potere si sarebbero staccate le due Forze Contendenti (Dea e Dio) dai quali poi nacque il Cosmo. Non dobbiamo confondere questa specifica concezione col Monoteismo ma identificarla col Monismo Teologico che sebbene consideri all’apice un Essere Supremo non esclude la presenza di altre entità sorelle.
- Il Dio è generalmente raffigurato come un Dio Cornuto o Fogliato ed è rappresentato simbolicamente nella manifestazione delle sue energie dal Sole, sorgente di ogni forma di vita. Esso è la forza maschile, l'altra metà dell'energia divina primordiale riconosciuta dai Wiccan. Incarna tutti gli uomini, tutta la fertilità, tutto l'amore. Il Dio viene celebrato al cambio delle stagioni con rituali particolari. Questi giorni di potere o "Sabba" ricorrono otto volte l'anno. Il raccolto che coincide tradizionalmente con l'arrivo dell'autunno, è il momento in cui il Dio si sacrifica "sulla falce del tempo", come è stato espresso dal canto. Ed è contraddistinto dai rituali dedicati alla Dea ed al Dio. Il Dio viene visto anche nelle foreste, nei suoi alberi secolari, nell'intricata vegetazione e negli animali selvaggi. Nello specifico, si ritiene che gli animali con le corna, come il cervo e il toro, siano legati al Dio. Le corna erano antichi simboli di divinità, quindi il Dio viene talvolta chiamato Dio cornuto (Questo non e' un riferimento a Satana, anche se molti detrattori vorrebbero che lo fosse). Come la Dea anche il Dio ha molti nomi e svolge molti ruoli, la sua funzione principale e' quella del consorte della Dea. Ciò nonostante, anche il Dio e' una triplice divinità, e viene comunemente chiamato Giovane Signore, Padre (Dio Cornuto, Cacciatore) e Anziano. Sotto le sembianze di Giovane Signore, e' il nuovo Sole dell'inverno, la gioia dorata della fanciullezza, i giochi d'amore e i piaceri dell'adolescenza. Come Padre (Dio Cornuto, Cacciatore) è il cervo adulto nei boschi, il seme fertile che rende verde la Terra, e il Padre tenero sul quale ci appoggiamo. L'Anziano ci porta la voce della ragione, la forza della conoscenza e il potere dell'esperienza.
- La Dea è adorata in tre differenti stadi: La Fanciulla, la Madre e l'Anziana, archetipi rispecchiati dalle tre differenti fasi lunari, la crescente, le piena e la calante. E' la forza femminile, quella parte della fonte di energia ultima che creo' l'universo. Incarna tutte le donne, tutta la fertilità, tutto l'amore. Alcuni attribuiscono alla Dea il nome di Diana, nel suo aspetto lunare. Molti si riuniscono ogni mese nelle notti di luna piena. La Dea e' associata anche alla Terra. Alcuni sono cosi' orientati sull'aspetto femminino che non invocano il Dio nei loro rituali. La maggior parte dei Wiccan conosce la Dea sotto tre aspetti, che corrispondono alle tre fasi della vita: Fanciulla, Madre e Anziana (cosi' come lo e' per il Dio). Il canto della Dea che descrive in modo dettagliato queste fasi. Il triplice aspetto è collegato anche alle fasi della Luna. La Fanciulla corrisponde alla Luna Nuova e Crescente (nella Freschezza), la Madre alla luna Piena (come maternità, e parto), e l'Anziana (chiamata anche Megere o Vecchia Saggia come aspetto di saggezza, spirito profetico, magia, distruzione e castigo) alla luna Calante. Vediamo questa distinzione in maniera più specifica: La Fanciulla simboleggia la giovinezza, l'eccitazione della caccia, la novità della vita e della magia. Se fosse umana, la Dea avrebbe fra i dodici e i vent'anni. Non ha compagno. I suoi colori sono tenui e chiari, come il bianco, il rosa pallido e il giallino. La Madre rappresenta l'affetto, le cure, la fertilità; e' una donna nel fiore degli anni e all'apice del suo potere. Protegge i suoi cari e si adopera per la giustizia. Solitamente ha un compagno. Se fosse umana, la dea avrebbe tra i trenta e i quarantacinque anni. I suo colori sono più caldi di quelli della fanciulla: verde, rame, rosso, porpora chiaro o blu reale. La Vecchia è un essere anziano e saggio. E' scaltra e dispensa consigli utili, inoltre si prende cura della Fanciulla e della Madre, nonché della loro prole; E' razionale e sa essere terribile nella sua vendetta. Sorveglia la porta della dimensione della morte. Ha più di quarantacinque anni, anche se la sua età è più difficile da calcolare in termini umani. La nascita di una nuova idea, di per se, può indicare il suo intervento. I fiori che sbocciano in tutto il loro splendore sono considerati manifestazioni dell'abbondanza di Madre Terra. Anche i processi della gravidanza e del parto sono associati alla Dea. In pratica il concetto di Dea è: COLEI CHE E' TUTTO.