Strumenti rituali nella wicca
Ognuno di questi oggetti, spesso ripresi da più antiche correnti magiche, religiose o filosofiche, ha diversi usi ed associazioni simboliche, anche se spesso un tratto che li accomuna è quello di attirare o dirigere le energie. Essi sono usati sia sull'altare che all'interno del cerchio. Nella tradizione gardneriana della wicca gli oggetti solitamente vengono distinti in due gruppi: gli oggetti personali e gli oggetti della coven, cioè tra quegli oggetti che appartengono a ciascun membro della coven e quelli che invece appartengono a tutti e che vengono adoperati in maniera collettiva. L'uso di questi oggetti è stato in parte fatto risalire alla tradizione massonica ed in parte all'ordine Ermetico della Golden Dawn, che a loro volta hanno tratto spunto dai grimori di origine medioevale e rinascimentale, in particolare la Chiave di Salomone, che contiene numerose illustrazioni di questi tipi di oggetti ed istruzioni sul come prepararli.
Come nella maggior parte delle religioni, anche nella Wicca vengono utilizzati alcuni oggetti per usi rituali. Questi strumenti invocano le Divinità, allontanano le negatività e dirigono l'energia attraverso il tocco e l'intenzione. Questi oggetti non sono indispensabili per praticare la Wicca, tuttavia arricchiscono i rituali e sono in grado di simboleggiare energie complesse. Gli strumenti non hanno alcun potere, salvo quello che gli infondiamo. Lo strumento più importante per le streghe siamo noi stesse, la nostra energia, volontà, passione, forza e determinazione. Ma questi particolari oggetti, antichi e carichi di un'energia millenaria, ci possono aiutare a compiere i nostri incantesimi, assorbono e proiettano la energia e l’utilizzo di strumenti specifici, per un uso specifico, aiuta a focalizzare l’attenzione su quello che si vuole realizzare. L'usarne uno o tutti non fa differenza... salvo quella che gli infondiamo. Ecco l’elenco di questi strumenti, da quelli che sono universalmente collegati con la pratica dell’Arte a quelli più particolari e meno utilizzati.
Come nella maggior parte delle religioni, anche nella Wicca vengono utilizzati alcuni oggetti per usi rituali. Questi strumenti invocano le Divinità, allontanano le negatività e dirigono l'energia attraverso il tocco e l'intenzione. Questi oggetti non sono indispensabili per praticare la Wicca, tuttavia arricchiscono i rituali e sono in grado di simboleggiare energie complesse. Gli strumenti non hanno alcun potere, salvo quello che gli infondiamo. Lo strumento più importante per le streghe siamo noi stesse, la nostra energia, volontà, passione, forza e determinazione. Ma questi particolari oggetti, antichi e carichi di un'energia millenaria, ci possono aiutare a compiere i nostri incantesimi, assorbono e proiettano la energia e l’utilizzo di strumenti specifici, per un uso specifico, aiuta a focalizzare l’attenzione su quello che si vuole realizzare. L'usarne uno o tutti non fa differenza... salvo quella che gli infondiamo. Ecco l’elenco di questi strumenti, da quelli che sono universalmente collegati con la pratica dell’Arte a quelli più particolari e meno utilizzati.
Altare
L’altare è un luogo sacro, dove si svolgono i rituali e la presenza Divina dovrebbe essere costante, per questo motivo consigliamo di tenerlo pulito, spolverarlo spesso, abbellirlo e fare offerte se non quotidiane almeno settimanali di fiori, frutti, alimenti, incensi e candele, o di qualunque altra cosa. Un altare fisso è insomma anche un impegno che un buon praticante non si può dimenticare. Trovategli un posto che possa permettervi di mantenere la privacy vostra e dello stesso, in modo che non venga toccato da altri al di fuori di voi, per un motivo principalmente di rispetto verso la sacralità dell’oggetto.L’altare può contenere statue di Divinità e oggetti che utilizzate abitualmente nei rituali, sconsigliamo di esibire athame o altri oggetti (a meno che non siate sicuri che nessuno tocchera il vostro altare) estremamente personali. Al posto delle Statue o di immagini di Divinità potete usare delle candele colorate, un consiglio potrebbe essere marrone la candela della Dea (che rappresenta la Terra) e azzurra quella del Dio (che rappresenta il Cielo) ma dati sfogo al vostro intuito o a quello che avete letto in giro che più vi aggrada.
Sistemate gli oggetti in modo che abbiano un senso, almeno per voi, e non dimenticatevelo durante la settimana o fin quando non ne avete bisogno. L’ altare quasi sempre non è fisso, ma viene usato e poi riposto in un particolare contenitore, per esempio una borsa o una scatola di legno. Si tratta essenzialmente di una tovaglietta sul quale disporremo i nostri strumenti magici. Il telo può essere sistemato dovunque, ma sarebbe meglio sulla terra o su un tavolino di legno.
La forma è indifferente anche se rotondo simbolizza la Dea. l’immagine della Dea a sinistra come gli strumenti che la riguardano (calice, campane, calderoni…), mentre quella del Dio e i suoi strumenti (spade, bacchette, bolline, sale, incensiere…) a destra. al centro si sistemano il pentacolo, l’incensiere, fiori o erbe freschi. Tovaglia dell'altare, possono essere ricamate o dipinte con alcuni disegni. Solitamente bianca.
Inoltre l'altare va suddiviso in strumenti Terreni (pentacolo e sale) a Nord; dell’Aria (incensiere e incenso) a Est; dell’Acqua (candela rossa) a Sud; del Fuoco (coppa,calice, calderone, campana e altri) a Ovest. Nel caso l’altare non venisse usato solo per i rituali, purificarlo prima dell’uso rituale.
Non è proprio un oggetto, ma un insieme di oggetti disposti per una pratica che può essere quotidiana. Avere in casa un altare non è, spesso, facile soprattutto quando viviamo con persone che della Wicca non sanno nulla o che sono contrari. Avere un altare fisso non è un obbligo, potete anche tenere le cose in una scatola, un sacchetto o un cassetto e tirarle fuori quando servono. Se invece avete la possibilità di farlo, perché non pensare ad un bell’altare sempre a disposizione? Non dovete fare altro che prendere un tavolino, una scatola rivestita, una qualsiasi superficie piana, se trasportabile vi è utile quando ritualizzate.
Sistemate gli oggetti in modo che abbiano un senso, almeno per voi, e non dimenticatevelo durante la settimana o fin quando non ne avete bisogno. L’ altare quasi sempre non è fisso, ma viene usato e poi riposto in un particolare contenitore, per esempio una borsa o una scatola di legno. Si tratta essenzialmente di una tovaglietta sul quale disporremo i nostri strumenti magici. Il telo può essere sistemato dovunque, ma sarebbe meglio sulla terra o su un tavolino di legno.
La forma è indifferente anche se rotondo simbolizza la Dea. l’immagine della Dea a sinistra come gli strumenti che la riguardano (calice, campane, calderoni…), mentre quella del Dio e i suoi strumenti (spade, bacchette, bolline, sale, incensiere…) a destra. al centro si sistemano il pentacolo, l’incensiere, fiori o erbe freschi. Tovaglia dell'altare, possono essere ricamate o dipinte con alcuni disegni. Solitamente bianca.
Inoltre l'altare va suddiviso in strumenti Terreni (pentacolo e sale) a Nord; dell’Aria (incensiere e incenso) a Est; dell’Acqua (candela rossa) a Sud; del Fuoco (coppa,calice, calderone, campana e altri) a Ovest. Nel caso l’altare non venisse usato solo per i rituali, purificarlo prima dell’uso rituale.
Non è proprio un oggetto, ma un insieme di oggetti disposti per una pratica che può essere quotidiana. Avere in casa un altare non è, spesso, facile soprattutto quando viviamo con persone che della Wicca non sanno nulla o che sono contrari. Avere un altare fisso non è un obbligo, potete anche tenere le cose in una scatola, un sacchetto o un cassetto e tirarle fuori quando servono. Se invece avete la possibilità di farlo, perché non pensare ad un bell’altare sempre a disposizione? Non dovete fare altro che prendere un tavolino, una scatola rivestita, una qualsiasi superficie piana, se trasportabile vi è utile quando ritualizzate.
Acqua
L’Acqua che viene usata per purificare lo spazio sacro, e per altre attività legate alla purificazione e alla morte e rinascita, dovrebbe essere acqua di fonte. Non è comodissimo né facile trovarla, consigliamo così all’acqua del rubinetto l’acqua in bottiglia, dato che non sempre si può sapere quanto è pulita quella dell’acquedotto (a volte migliore di quella in bottiglia), mentre si conosce la qualità delle varie acque che si trovano in commercio, se avete invece la possibilità di prendere dell’acqua di sorgente non fatevela scappare.
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Athame
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L'athame viene associato all'elemento classico del fuoco (in alcune tradizioni però all'aria), al sud ed al maschile; è un pugnale dal manico nero o comunque scuro, non deve essere tagliente; è un oggetto molto personale, da custodire gelosamente. Non deve essere mai adoperato per usi pratici o comuni (per questi usi infatti esiste il boline). Veniva considerato da Gerald Gardner l'oggetto primario della wicca. Viene usato soprattutto per la tracciatura del cerchio, la chiamata ed il congedo dei guardiani ed il Grande Rito. Strumento cerimoniale di invocazione utilizzato per dirigere le energie, Si usa per aprire il cerchio, per invocare gli elementi, per trasferire energia in oggetti toccandoli con la punta e in pozioni immergendovi la stessa o, assieme alla coppa, nei rituali di fertilità.
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L’athame, che non è mai utilizzato per tagliare, ha solitamente una lama a doppio filo che simboleggia la complementarietà degli opposti (luce-oscurità, maschile-femminile, positivo-negativo, ecc.). Il suo manico solitamente è nero (o comunque di un colore scuro) poiché questo “colore” assorbe le energie per poi rilasciarle nei riti successivi, acquistando ogni volta più potere. Sul manico, o anche sulla lama, si possono incidere simboli, rune o il proprio nome trasmettendogli in questo modo le proprie energie. Dopo la consacrazione, quando non utilizzato, dovrebbe essere tenuto avvolto in un panno (che per alcuni deve essere rosso, per altri nero) questo per far sì che non disperda l’energia accumulata durante l’uso. Raramente viene utilizzato per invocare o chiamare gli Dei, dal momento che è uno strumento di comando e di manipolazione. A causa del simbolismo del coltello, che è un oggetto che provoca cambiamento.
Bacchetta
La bacchetta viene associata all'aria (in alcune tradizioni però al fuoco), all'est ed è anch'essa simbolicamente maschile. Solitamente realizzata in legno, può essere però fatta di altri materiali, come metalli, avorio, cristalli o pietre incise ed intagliate. Può avere molti usi simili a quelli dell'athame, ma come specificato dallo stesso Gardner questo strumento viene usato soprattutto per tutti quei tipi di energia che mal sopportano l'acciaio forgiato dell'athame. Strumento cerimoniale di invocazione utilizzato per dirigere le energie, Si usa per aprire il cerchio, per invocare gli elementi, per trasferire energia in oggetti toccandoli con la punta e in pozioni immergendovi la stessa o, assieme alla coppa, nei rituali di fertilità. L’athame, che non è mai utilizzato per tagliare, ha solitamente una lama a doppio filo che simboleggia la complementarietà degli opposti (luce-oscurità, maschile-femminile, positivo-negativo, ecc).
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Il suo manico solitamente è nero (o comunque di un colore scuro) poiché questo “colore” assorbe le energie per poi rilasciarle nei riti successivi, acquistando ogni volta più potere. Sul manico, o anche sulla lama, si possono incidere simboli, rune o il proprio nome trasmettendogli in questo modo le proprie energie. Dopo la consacrazione, quando non utilizzato, dovrebbe essere tenuto avvolto in un panno (che per alcuni deve essere rosso, per altri nero) questo per far sì che non disperda l’energia accumulata durante l’uso. La bacchetta è uno strumento d’invocazione. Si possono chiamare la Dea e il Dio affinché assistano al rituale, usando determinate parole e una bacchetta protesa. Altre volte viene utilizzata per dirigere l’energia, per disegnare, simboli magici o un cerchio nel terreno, si può puntare contro il pericolo, tenendola in perfetto equilibrio sul palmo della mano o su un braccio o perfino per mescolare una pozione sul calderone.
Bolline
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Un pratico coltello da lavoro, in opposizione al coltello puramente rituale. Viene usato per tagliare Bacchette o erbe sacre, per scrivere simboli sulle candele o nel legno, nella creta o nella cera e per tagliare cordoncini per uso magico. Di solito ha il manico bianco per distinguerlo dall’Athame. Alcune tradizioni Wiccan prevedono che il Bolline venga utilizzato solo all’interno del Cerchio Magico. Questo sicuramente ne limita l’utilità; usarlo solo per motivi rituali, come raccogliere fiori dal giardino per deporli sull'altare durante i rituali, conferma la sacralità dell’oggetto e allo stesso tempo permette di utilizzarlo all’esterno dello spazio sacro. “Una qualsiasi strumento atto a tagliare” solitamente un coltello con impugnatura bianca per distinguerlo facilmente dal Athame. Per questo motivo generalmente è un coltello ben affilato ed appuntito non troppo grande in modo da essere agevole da usare. Per alcuni è accomunabile al falcetto dei druidi come utilizzo e quindi anche come forma.
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Calderone
“Un contenitore per liquidi, una grossa pentola”, tradizionalmente fatto in ghisa/ferro, con imboccatura più stretta del fondo curvo, dal quale sporgono tre gambe. Viene utilizzato in molti modi, può essere riempito d’acqua ed utilizzato come specchio per la divinazione, contenere il fuoco durante alcuni riti e per preparare pozioni. Il calderone è un altro simbolo che si riconduce alle streghe della cultura popolare, spesso levatrici o guaritrici, che lo usavano per la preparazione di infusi, cataplasmi o più in generale cure delle più disparate. Spesso in mancanza di un vero e proprio calderone (piuttosto difficile da trovare) le streghe/wicca utilizzano grosse pentole di ferro o paioli di rame. Un calderone nella cultura occidentale viene solitamente associato alle streghe ed alla stregoneria.
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Nella wicca spesso esso rappresenta in grande ciò che è il calice, ovvero il ventre della Dea, dentro al quale tutto si trasforma e rinasce. Ve ne sono di diverse misure, e può avere molti e svariati usi più o meno pratici: per contenere un fuoco, per mischiarvi vari ingredienti, per farvi bollire dentro qualcosa; inoltre riempito d'acqua pura energizzata dalla luna, può essere usato anche per mettere in pratica delle tecniche antiche di divinazione. Il calderone è lo strumento per eccellenza della strega. E’ un antico contenitore usato per cuocere, per bollire e per preparare infusi, traboccante di tradizioni magiche e mistero. Il calderone è il luogo nel quale avvengono le trasformazioni magiche, il Santo Graal, la sorgente della vita. La Wicca vede il calderone come un simbolo della Dea, come una manifestazione della femminilità e della creatività. Simboleggia anche l’elemento dell’Acqua, la reincarnazione, l’immortalità e l’ispirazione. Il calderone durante i riti primaverili viene spesso riempito di acqua e di fiori; durante l’inverno si può accendere un fuoco all’interno, per rappresentare il calore che ritorna e la luce del sole (Dio), che esce dal calderone (Dea).
Campana
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Un altro strumento non presente in tutte le tradizioni è la campanella, nei rituali Gardneriani e Alexandriani la campanella apre e chiude il rituale, è uno strumento molto particolare usato, nella maggior parte dei casi, per definire il tempo sacro da quello comune. Spesso il suo uso è sottovalutato e dimenticato, in alcune pratiche magiche la campanella è usata come richiamo per gli spiriti, a suo modo definire un tempo sacro mette in comunicazione i vari mondi. Quindi consigliamo di non sottovalutarne il significato e l’uso.
“Una campana di qualunque foggia”, dalle campane con manico a quelle piatte tipo Tibetano, l’importante è in timbro del suono, squillante e pulito. Viene utilizzata da alcuni per invocare la Dea durante i riti, più spesso e utilizzata per purificare con il suo suono dalle energie negative e per aiutare nella meditazione. La si suona in momenti precisi del rituale. |
La campana è uno strumento rituale molto antico. Una campana che suona rilascia vibrazioni che hanno potenti effetti, a seconda del volume, del tono e del materiale in cui è fatta. La campana è un simbolo femminile e perciò è spesso utilizzata per invocare la Dea durante i rituali. E’ anche suonata per scacciare gli incantesimi malvagi e gli spiriti, per arrestare tempeste e per evocare energie benefiche. Le campane vengono a volte suonate in un rituale per scandire le varie sezioni e per segnare l’inizio o la fine di un incantesimo. si può usare qualunque tipo di campana.
Candele
Sono molte le candele che servono durante un rituale, dalle candele che raffigurano le divinità alle candele che servono per l’illuminazione passando per la candela che rappresenta l’elemento fuoco. Molti li considerano strumenti poco importanti, o di secondo piano, altri invece, e chi scrive si schiera da questa parte, ritiene importantissime le candele tanto da preferire a quelle confezionate industrialmente, e sicuramente perfette, quelle fatte in casa con c’era d’api acquistata da un apicoltore. È vero che impiaga tempo e fatiche, ma il risultato è sicuramente molto più soddisfacente.
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Cordone rituale
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Coordinato alla veste rituale c’è il cordone rituale, che altro non è che una corda (di materiale vario) annodata che può venire usata per tracciare il cerchio o, anche, per alcuni incantesimi, inoltre assume molta importanza in alcune pratiche di iniziazione alla Wicca. Il cordone solitamente deve essere lungo almeno 1,5 metri, dovendo servire per tracciare il cerchio che in gruppo ha una dimensione, tradizionalmente parlando, di 3 metri di diametro.
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Corde
In quasi tutte le tradizioni della wicca le corde, di vari colori, vengono usate soprattutto per essere legate attorno alla vita e simboleggiano i vari gradi di iniziazione, ad esempio è stato rivelato che in alcune coven australiane la corda verde denota un novizio, quella bianca un iniziato di primo grado e quelle di altri colori, gradi più elevati. Per tradizione hanno delle lunghezze specifiche e possono essere anche usate per misurare la tracciatura del cerchio e per realizzare magie dei nodi. Le corde sono inoltre usate nei rituali di iniziazione per legare il candidato. Infine sistemi vari di legature con le corde sono conosciuti per far raggiungere stati di trance attraverso la costrizione del flusso sanguigno e del respiro.
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Coppa o calice
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La coppa è semplicemente un calderone in miniatura. Simboleggia la Dea e la fertilità ed è collegata con l’elemento dell’Acqua. anche se può essere utilizzata per contenere dell’acqua, che è spesso presente nell’altare, può anche servire a contenere le bevande rituali da utilizzare nel rito. La coppa può essere fatta quasi di ogni materiale: argento, ottone, oro, terracotta, steatite, alabastro, cristallo e altri materiali.
La Coppa Simboleggia la fertilità ed è collegata alla Dea madre, quindi all’elemento Acqua e alla Luna. Può essere utilizzata oltre che per contenere dell’acqua, che è spesso presente sull’altare, anche per contenere le bevande da utilizzare durante un rito o durante i festeggiamenti e le celebrazioni alle feste degli Dei. Può raccogliere all’interno qualsiasi sostanza che riteniamo necessaria. |
Riporta alla mente l'antico calderone usato dalle streghe, che poi nel tempo, forse per questione di discrezione e comodità, ha preso le sembianze dell'odierna coppa (anche se il calderone è ancora usato). Lo scopo della coppa è di raccogliere, conservare e liberare energia. Per tradizione la coppa è di materiale legato all'acqua e alla Luna, quindi d'argento o di cristallo, in modo da simbolizzare e richiamare ulteriormente la figura della Dea, ma possiamo benissimo averla in, oro, alabastro, terracotta o qualsiasi altro materiale. In alcune occasioni e ne usano più d’una, uno per la Divinità e uno o più per la/le strega/ghe. La Coppa viene associata all'ovest, essa più che un oggetto rappresenta soprattutto il ventre generatore della Dea. Assieme all'Athame viene utilizzata per il Grande Rito e poi per la libagione.
Frusta
La frusta è usata in poche tradizioni infatti questo strumento è stato pressoché abbandonato, ma alcuni gruppi Gardneriani ancora lo usano, essa viene usata per flagellare i membri della coven, in special modo durante i riti di iniziazione. Fred Lamond spiega inoltre che viene usata dalla Gran Sacerdotessa per punire più o meno simbolicamente i membri della coven che commettono manchevolezze, inoltre che l'uso ritmico e ripetuto della frusta comporta anche una delle tecniche per far raggiungere uno stato di trance.
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Incensi
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L’incenso in un rituale, solitamente, rappresenta l’elemento aria. Parlare di incenso è scorretto in quanto è molto più probabile che si tratti di una miscela di erbe e resine di vario tipo, tra cui l’incenso. Come le candele sconsigliamo, se non per praticità, coni e bastoncini industriali che solitamente non sono incenso, né erbe, né alcun tipo resina, ma profumi mischiati per ottenere odori simili a quelli dell’incenso. Consigliamo quindi di comprare mortaio e pestello, un po’ di resine e erbe e divertirvi a mischiarli come preferite e ottenere una miscela ottima, avrete in tal modo una miscela completamente naturale, sicuramente di buona qualità e selezionando le erbe giuste anche più in tema con il vostro scopo.
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Incensiere
L’incensiere serve a bruciare l’incenso. Può essere complesso, o una semplice conchiglia. L’ incensiere mantiene l’incenso acceso, ma senza fiamma, nei rituali Wiccan. L’ uso dell’incenso nei rituali e in magia è un’arte a sè stante. Potete utilizzare bastoncini, coni o incenso in grani, ma la maggior parte dei Wiccan preferisce quest’ultimo, l’incenso grezzo, il tipo che deve essere bruciato sulle pasticche di carbone auto-combustibile. Nelle spire del fumo che sale, si possono scorgere la Dea e il Dio. Stare seduti e respirare lentamente, mentre osservate il fumo, può essere un modo per entrare in trance e potreste scivolare in uno stato di coscienza alterata. Un rituale Wiccan, quando praticato in casa non è completo senza l’incenso. Per alcuni Wiccan l’incensiere rappresenta l’elemento dell’Aria.
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Ovviamente per praticità può essere usato anche incenso stick, basta che sia un incenso naturale e non chimico. Nella magia cerimoniale usato per vedere gli spiriti nel fumo. Per bruciate erbe, incenso e richiamare gli dei per purificare lo spazio rituale. Rappresenta l’elemento Aria. È lo strumento che serve per spargere i fumi dell'incenso ed introietta dentro di sé gli elementi Aria e Fuoco. A seconda della forma o dimensione, in alcuni casi viene anche detto turibolo o braciere.
Libro specchio
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E’ un diario in cui scrivere cosa provate, casa fate e come lo fate, i vostri passi avanti, quelli indietro, i dubbi, le domande, le risposte che trovate, tutto quello che riguarda la vostra sfera religioso spirituale. Vi consigliamo di andare a rileggere ogni anno, almeno, quello che avete scritto, vi accorgerete così da dove siete partiti e dove siete giunti. Sarà più facile in questo modo analizzare il vostro cammino.
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Libro delle Ombre o Grimorio
Il Libro delle Ombre è il manuale delle Strega, che contiene invocazioni, rituali, incantesimi, poesie, regole che governano la magia e così via. Alcuni Libri delle Ombre vengono tramandati da un Wiccan e un’altro. Per creare il vostro Libro delle Ombre, cominciate con un qualsiasi libro dalle pagine bianche. Se non riuscite a trovare un libro bianco rilegato, qualunque quaderno a righe andrà bene. Non dovete far altro che scrivere su questo libro tutti i rituali, gli incantesimi, le invocazioni e le informazioni magiche che avrete composto o trovato altrove e volete conservare.
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Mortaio
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Ecco un altro utensile che è molto utile a chi pratica l'Arte, e in particolare per chi studia e pratica con le erbe: il Mortaio.
Esso serve per ridurre in polvere o in pasta le varie erbe. Per alcuni incantesimi in cui bisogna miscelare le erbe è davvero molto utile per farle amalgamare bene. Il mortaio può essere di legno o di marmo o di altri metalli (rame e ottone per esempio), di tutti i colori e le dimensioni. |
Nome
Non si tratta propriamente di uno strumento, non è un oggetto, non potete toccarlo, ma sicuramente potete crearlo ed usarlo per il vostro cammino nell’Arte. Non abbiate fretta di trovare un nome nell’Arte, prima o poi arriverà e lo capirete al volo, potete cercarlo nei libri di mitologia, in quelli di fantascienza, su un vocabolario, potete infine crearvelo da soli o cercarlo con metodi più o meno conosciuti. Uno di questi metodi è conservato nel libro “il libro delle Streghe” di Raimond Bucklan, ma anche in molti altri libi.
Il Nome dell’Arte è un nome che dovrebbe restare segreto, se non detto a chi vi sta a cuore e magari pratica con voi, conservatelo gelosamente e come uno strumento vi verrà in aiuto quando meno ve lo aspettate.
Usando i vostri Strumenti vi accorgerete che questi accumuleranno un po’ del vostro potere, delle vostre energie, quindi non saranno più soltanto canali ma batterie di riserva. Divertitevi a costruirli se siete capaci, o a cercarli in mercatini etc. ma come abbiamo detto prima non abbiate fretta, tutto arriverà a tempo debito.
Il Nome dell’Arte è un nome che dovrebbe restare segreto, se non detto a chi vi sta a cuore e magari pratica con voi, conservatelo gelosamente e come uno strumento vi verrà in aiuto quando meno ve lo aspettate.
Usando i vostri Strumenti vi accorgerete che questi accumuleranno un po’ del vostro potere, delle vostre energie, quindi non saranno più soltanto canali ma batterie di riserva. Divertitevi a costruirli se siete capaci, o a cercarli in mercatini etc. ma come abbiamo detto prima non abbiate fretta, tutto arriverà a tempo debito.
Pentacolo
Il pentacolo è di solito un pezzo piatto di ottone, oro, argento, legno, cera o creta, sul quale sono incisi determinati simboli. Il più comune e, di sicuro, l’unico indispensabile è il pentagramma, la stella a cinque punte che è stata utilizzata in magia per millenni. Il pentacolo è stato preso in prestito dalla magia cerimoniale. In quest’arte antica era spesso uno strumento di protezione o veniva usato per evocare spiriti. Nella Wicca il pentacolo rappresenta l’elemento della terra ed è uno strumento comodo sul quale appoggiare amuleti, gioielli o altri oggetti, perchè vengano ritualmente consacrati. Qualche volta è chiamato anche ad invocare Dei e Dee. Un qualunque “oggetto di forma appiattita” con disegnato/i, inciso/i o comunque impresso/i simboli magici; quello usato più spesso, soprattutto nella Wicca è il pentagramma, una stella a cinque punte inscritta in un cerchio.
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Il pentacolo viene utilizzato nell’invocazione di Dee e Dei, come già detto per posizionarvisi oggetti durante riti di consacrazione, quale strumento di protezione (appeso alla porta o alle finestre o se di piccole dimensioni, tipo ciondolo, portandolo in dosso.) Simbolo magico da sempre indica, se rivolto con una sola punta verso l’alto, l’uomo, l’insieme dei 5 elementi (aria, acqua, terra, fuoco, spirito/akasha), l’elevazione dal materiale allo spirituale, se rivolto verso il basso può rappresentare la testa del Dio cornuto (divinità pagana dei boschi; non c’entra niente con il diavolo, in cui la strega/wicca, peraltro, non crede), il controllo della materia sull’etereo, lo spirito o il soprannaturale (per questo motivo associato all’immagine della testa di caprone, raffigurazione del diavolo nella credenza popolare, e alla funzione di controllo, viene spesso utilizzato dai satanisti. Le streghe/wicca non sono satanisti/e, dato che non credono nell’esistenza del diavolo). Il Pentacolo è un disco di consacrazione, realizzato in vari materiali (più comuni sono la terracotta, il legno, l'argento) con sopra rappresentati dei simboli, il più usato dei quali è il pentagramma iscritto nel cerchio, anche se altri simboli come il triquetra, sono spesso utilizzati. È uno strumento femminile, legato alla Terra ed al nord, che purifica, energizza e benedice tutto ciò che vi viene appoggiato sopra.
Sale
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Il Sale rappresenta, solitamente, l’elemento Terra, non viene di solito considerato uno strumento, noi troviamo invece che sia indispensabile scegliere il Sale migliore, l’esperienza ci ha portato a ritenere il Sale grosso il miglior mezzo per la pratica. A volte al posto del Sale viene usata della terra o sabbia, ma è il Sale a fare da padroni.
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Scopa
Strumento tradizionale della strega, la scopa si utilizza prima del rituale per purificare l’ambiente dagli accumuli di energia. Prima di allestire l’altare si spazza l’area in senso antiorario tenendo la scopa leggermente sospesa (in realtà non è necessario che tocchi il terreno). Considerato che è uno strumento di purificazione la scopa è legata all’elemento acqua e quindi può anche essere utilizzata in tutti quegli incantesimi legati a questo elemento, in quelli d’amore e nelle pratiche psichiche. La forma della scopa dovrebbe essere arrotondata (non piatta), vanno benissimo scope di saggina e di erica; ci si può costruire la propria usando un bastone di frassino a cui legare dei ramoscelli di betulla con un ramo di salice. Questo oggetto spesso è anche utilizzato nel rituale dei matrimoni Wiccan durante il quale gli sposi saltano la scopa per rendere solenne la propria unione.
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Tradizionalmente la scopa è fatta con un bastone di frassino, che come dice Cunningham, è protettivo, le setole con rametti di betulla, che è purificatoria, legandoli assieme con un ramo di salice, da sempre considerato un albero dedicato alla Dea, ma ci sono altri metodi per farla o compratela già fatta e abbellitela come per la bacchetta o il bastone oppure la classica scopa di saggina o betulla, usata per spazzare simbolicamente il luogo in cui si dovrà celebrare il rito, per allontanare le energie negative. Come la spada è un altro dei tipici strumenti di coven e assieme ad essa viene usata anche per tenere aperto un varco nel cerchio quando se ne ha la necessità. Viene inoltre tradizionalmente usata anche nelle cerimonie di nozze wiccan (handfasting). Simbolicamente introietta in se' il maschile (il manico) ed il femminile (il fascio di rametti che avvolge una delle estremità).
Sfera di cristallo
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La sfera di cristallo è un antico strumento magico. E’ incredibilmente costosa. Il cristallo è stato a lungo utilizzato nella divinazione contemplativa. L’indovino fissa la sfera, fino a quando le sue facoltà psichiche non sbocciano e immagini, viste nella mente e proiettate da essa nelle profondità del cristallo, rivelano le informazioni richieste. Nei rituali Wiccan il cristallo è spesso posizionato sull’altare, per rappresentare la Dea. La sua forma sferica simbolizza la Dea, così come tutte le forme circolari e tonde in genere, mentre la sua gelida temperatura rappresenta le profondità del mare, il regno della Dea. La periodica esposizione alla luce della Luna aumenterà la sua capacità di sprigionare i nostri poteri psichici.
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Potrebbe essere il centro di un rituale per la Luna Piena. “Una sfera” le dimensioni sono variabili dai pochi centimetri di diametro a poco più di una decina. La tradizione la vuole costruita in cristallo di rocca o quarzo bianco il più trasparente possibile, questo lo rende un oggetto estremamente costoso e piuttosto raro. Viene comunemente utilizzata per scopi divinatori, guardandoci dentro/attraverso.
Spada
È un tipico oggetto di Coven, usato in special modo per erigere il Cerchio. Usata per le cerimonie più solenni, serve a canalizzare l'energia, anche se per la praticità è sempre meglio il buon vecchio athame.
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Statue
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Strumenti particolari sono le Statue che rappresentano gli Dei, solitamente hanno figure antropomorfe o zoomorfe. Non devono per forza raffigurare divinità classiche o nordiche, possono anche essere figure che ricordano un attributo del Divino, quali la fertilità etc...
Le divinità, solitamente due, possono anche essere raffigurati con due candele, almeno finché non avrete trovato le figure che più vi piacciono o che raffigurano il principio su cui volete ritualizzare o di cui avete bisogno per un rituale o un incantesimo. |
Specchio nero
“Una superficie convessa lucida di colore nero” e benedetta. Viene utilizzato da alcuni, concentrandosi e guardando la sua superficie alla luce di una candela, quale strumento di divinazione.
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Veste rituale
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A partire dalla tradizione Gardneriana i praticanti esercitavano skyclad (di cielo vestiti), cioè nudi. I motivi di questo sono vari, c’era chi affermava che il potere non riuscisse a superare i vestiti, altri affermavano che da sempre le streghe praticavano nudi, quindi è una questione di tradizioni. In realtà pare che Gardner fosse un convinto naturalista e così nella sua tradizione inserì la pratica del nudismo. Sicuramente praticare “di cielo vestiti” può creare qualche imbarazzo se siete in gruppo, ma potrebbe essere un modo per accrescere la complicità del gruppo. Successivamente molte tradizioni tralasciarono lo skyclad a favore di vesti rituali più o meno cerimoniose. Non esiste una veste che possa definirsi tradizionale, di solito è composta da una tunica e da un mantello con cappuccio, ma questa è solo una delle possibilità, se siete abili sarti potete provare a farvela da soli, la cosa importante è che la veste venga usata solo per scopi rituali. Potete anche usare un vestito comune e destinarlo alla vostra pratica, va benissimo una tuta, o un vestito comodo.
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Altri strumenti
Bastoni (anche con una estremità biforcuta, detto stang), lancia, candele, lumi, corone, copricapi, veli, mantelli, giarrettiere, collane e gioielli tipici o simbolici, sono molti degli altri strumenti od oggetti più o meno caratteristici, usati nel corso dei rituali wiccan. Ad esempio per tradizione le sacerdotesse di primo grado indossano una collana di grani d'ambra, quelle di secondo grado una collana formata da grani di giaietto, mentre quelle di terzo grado una collana che alterna grani d'ambra, con grani di giaietto.